Un sistema operativo capace di scrivere poesie, testi teatrali, romanzi, articoli, saggi, temi ed eseguire calcoli. Capace di generare testi di alta qualità in modo completamente automatico, ma anche di modularli in base all’età, alla complessità, allo stile scelto o al grado di istruzione dei fruitori.
Sono i passi da gigante che la AI, l’Intelligenza Artificiale, sta compiendo con Chat GPT-3 (Generative Pretrained Transformer 3), la nuova chatbot di OpenAi, per ora gratuita e accessibile a tutti.
Serve un semplice input per ottenere una poesia sullo stile di Ungaretti, un copione teatrale sullo stile di Shakespeare, un tema di quinta elementare o una tesi di laurea. Basta fornire un titolo e qualche scarna indicazione.
Il sistema operativo appena nato è già molto diffuso nel mondo studentesco, tanto che il dipartimento dell’Istruzione di New York ha vietato l’uso di ChatGPT dopo avere scoperto che alcuni studenti l’hanno utilizzata per copiare le risposte nelle loro prove d’esame.
Ma c’è di più.
Il sistema è capace di dialogare in tempo reale con il suo interlocutore, fornendo risposte coerenti, nella stragrande maggioranza dei casi esatte, e simulando una conversazione perfettamente identica ad un dialogo tra umani, in qualunque lingua. Quindi potrebbe risultare molto utile, ad esempio nel customer service per creare una chatbot che risponde alle domande degli utenti o per generare risposta automatiche con email o messaggi di testo.
A sviluppare questo sistema è OpenAI, un’organizzazione di ricerca in intelligenza artificiale (AI) fondata nel 2015 da un gruppo di imprenditori e scienziati, tra cui Elon Musk e Sam Altman. L’obiettivo di OpenAI è quello di sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale in modo responsabile e sicuro, al fine di promuovere e proteggere i benefici dell’intelligenza artificiale per la società e i governi.
Le intenzioni sono buone ma come sempre ogni strumento può essere usato da malintenzionati, in questo caso ad esempio per email di phishing, falsi articoli di news, e altri contenuti con scopi malevoli.
Inoltre apre a nuovi timori per i cambiamenti che potrebbe apportare per alcune professioni. Giornalisti, scrittori, poeti, traduttori, ma anche operatori di call center e una buona parte dei colletti bianchi saranno costretti a ripensare radicalmente alla propria attività?
Lo sviluppo di questo settore è talmente innovativo e importante che anche Microsoft pare si stia preparando a investire 10 miliardi di dollari sulla startup OpenAI.