La continua instabilità del sistema politico belga è figlia della suddivisione fra le comunità che ne vivono all’interno. In Belgio non esistono partiti politici attivi su scala nazionale ma schieramenti che sono espressione delle varie comunità del Paese: fiamminga, vallona e germanica. Le differenze culturali, linguistiche, economiche e politiche hanno condotto il Belgio ad attuare un federalismo unico nel suo genere che mostra un’intricata interdipendenza tra stato, regioni e comunità. Vale a dire: quella francese che si trova a Sud, nella regione della Vallonia; quella fiamminga situata a Nord, nella regione delle Fiandre e quella germanofona che si trova nella zona orientale della Vallonia al confine con la Germania. Bruxelles, la capitale – il cuore delle istituzioni europee -, rappresenta una regione a sé.

Il Belgio ha un’economia molto aperta agli scambi e costituisce un importante partner economico per l’Italia, soprattutto nelle relazioni commerciali.

L’economia del Regno del Belgio dal 2014 registra un andamento positivo del Pil. Andamento confermato dalle previsioni statistiche anche per il 2019. Secondo i dati diffusi dalla Banca Nazionale del Belgio, infatti, il Pil è cresciuto del 1,4% rispetto al 2016. Nel 2015 il Pil crebbe dell’1,5%, e nel 2014 dell’1,7%. Il debito pubblico rimane, tuttavia, molto elevato; nel 2016 ammontava, infatti, ancora del 106,5% rispetto al Prodotto interno lordo.

Il commercio estero ha contribuito significativamente alla crescita economica del Paese. Le esportazioni e le importazioni di beni e servizi sono aumentate rispettivamente del 4,0% nel 2016 (nel 2015 aumentarono del 4,3%) e del 3,0% (contro il 4,3% nel 2015). Nell’interscambio commerciale con il Belgio, l’Italia si attesta al quinto posto fra i Paesi importatori e all’ posto fra i Paesi fornitori (dati inerenti ai primi tre mesi del 2017) con un saldo commerciale di 1,717 miliardi di euro. I principali settori d’esportazione concernono i beni di consumo ed i beni intermedi fra cui compaiono i prodotti chimici, macchinari e attrezzature, e gli autoveicoli.

Il “Made in Italy” visto come marchio di alta qualità ha una considerazione molto positiva in Belgio. I prodotti italiani sono da sempre messi in rapporto a qualità superiore, estrema attenzione ai dettagli, all’eleganza ed alla lunga tradizione nella produzione. Dalla moda alle calzature, dal design d’interni alla ricerca.

Italia e Belgio si posizionano tra i primi 10 mercati di reciproco interesse. Seppure Il Belgio continua a rappresentare per l’Italia un partner privilegiato, le imprese esportatrici italiane, sovente si trovano in una condizione di notevole svantaggio nel recupero di un credito o nel far valere le proprie ragioni. Come recuperare i propri crediti?

Per un’attività di recupero crediti in Belgio è prassi attuare un primo tentativo di recupero del credito in via stragiudiziale. Durata media dell’attività stragiudiziale: 21 giorni. La percentuale di successo (attività stragiudiziale) è del 62,5%. I costi medi inerenti ad un’attività stragiudiziale (a successo) sono pari al 16%.

La legge del 2 agosto 2002 attinente alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali contempla che la parte inadempiente è debitrice di una somma forfettaria pari al 10% del valore del credito in sospeso.

Qualora il tentativo di recupero del credito stragiudiziale non andasse a buon fine, si possono tentare le seguenti opzioni:

1). Per i crediti non contestati è anche possibile, qualora si sia in possesso di un documento che dimostra l’effettiva esistenza del credito, attivare la procedura europea di ingiunzione di pagamento, ex Reg. CE 1896/2006, volta ad ottenere un documento che può essere portato in esecuzione in tutti i Paesi Membri.

2). Per i crediti contestati è invece necessario avviare una causa ordinaria. In Belgio, il giudice non ha il potere di ordinare alle parti il deposito delle rispettive comparse (atto scritto con cui la parte o il legale espongono in precise posizioni i provvedimenti che chiedono al giudice, ndr) ma scrive un calendario per la presentazione delle conclusioni, in modo che le parti possano replicare per iscritto alle reciproche contestazioni. In caso di mancata contestazione sarà emessa una sentenza in contumacia.

La legge belga prevede oneri moratori nell’ordine dell’8% su base annua. In caso di controversia tra un’azienda ed una persona fisica, qualora le condizioni generali di contratto non siano applicabili, il tasso di interesse è pari al 4,25%.

Fonti:

http://www.affaritaliani.it/politica/geopolitica/europee-belgio-il-cuore-del-continente-in-una-perenne-crisi-di-identita-600540.html?refresh_ce

https://www.invenium.it/recupero-crediti-belgio/?gclid=Cj0KCQjwsvrpBRCsARIsAKBR_0LEf7IY0wPFYSuu4AYingPkPrRNmOEHz100k3m7J0O4rCUoCYEr7koaAjoKEALw_wcB