La Fabi, Federazione Autonomi Bancari Italiani, scatta la fotografia sulla geografia dei rischi delle banche.
Nel quadro disegnato dal report a fine 2020 la Fabi ha parlato di “un fenomeno dal quale emerge un Paese ancora in affanno, con differenze tra debito delle famiglie e debito delle imprese, che è sotto la lente di ingrandimento delle autorità di vigilanza europea”. Emerge un Paese con quasi 97 miliardi di euro di crediti deteriorati.
Ad essere maggiormente colpita è la parte più produttiva con 71,1 miliardi di euro di crediti deteriorati concentrati nelle aziende italiane che dimostrano di essere i debitori maggiormente in difficoltà nei confronti delle banche, rispetto ai 14,4 miliardi di euro nelle famiglie italiane, le quali hanno preferito la via del risparmio, più che quella di ricorso al credito.
Dal punto di vista geografico il debito è concentrato maggiormente in cinque regioni: Lombardia (24%), Lazio (13%), Emilia-Romagna (9%), Veneto (8%) e Toscana (6,7%).
Le regioni meno colpite risultano essere il Friuli-Venezia Giulia (l’1,5%), la Calabria (1,6%), la Liguria (1,8%), l’Umbria (1,9%) e il Trentino-Alto Adige (2%) .