Debitore, dal latino debitor, derivazione di debere ossia dovere. Oggi il termine debitore ha per lo più un’accezione negativa, quando in realtà la sua derivazione proviene da un termine bellissimo, ricco di senso civico: Dovere. Forse sarebbe il caso di tornare alla sua origine per ritrovare il senso perso della “parola data”. “Ti do la mia parola”. “Parola d’onore”.

Riportiamo di seguito buona parte dell’articolo “In Italia, uno su dieci non onora i prestiti delle banche” a firma di Walter Galbiati e pubblicato su “Republica.it” – “Affari& Finanza” lo scorso 6 Giugno. L’articolo indica alcuni dati relativi alle principali banche italiane e ai prestiti concessi da esse.

Non siamo né la GreciaCipro dove quaranta creditori su cento non onorano gli impegni, ma di certo siamo in una condizione peggiore di Bulgaria, Slovenia e Romania. In Italia, le banche hanno l’11% di possibilità di non vedersi restituire i soldi prestati, perché 11 prestiti su 100 assegnati finiscono tra i non performing loans (Npl, prestiti non performanti), prestiti per i quali chi li ha contratti non riesce a pagare né gli interessi né a restituire il capitale. Lo stesso rapporto in Francia è al 3,1% e in Germania l’1,9%.

Di pari passo vanno le principali banche italiane, tutte con fattori peggiori di quelle delle concorrenti europee. Banca Intesa è la prima tra gli ultimi con un Npl ratio all’11,9%, seguita da Unicredit (10,2%). Il terzo gradino in coda alla classifica è occupato da Commerzbank, che ha tuttavia un Npl ratio pari alla metà di quello delle due principali banche italiane (6%).

Fonte: Walter Galbiati, In Italia, uno su dieci non onora i prestiti delle banche, “La Repubblica.it” – “Affari&Finanza”, Mercoledì 6 Giugno 2018, http://www.repubblica.it/economia/rubriche/affari-in-piazza/2018/06/06/news/in_italia_uno_su_dieci_non_onora_i_prestiti-198297607/