Mercoledì 6 Marzo 2019 si è tenuto a Roma, nella la splendida Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Palazzo ove hanno sede gli uffici di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica e gli uffici dei senatori a vita, il primo convegno annuale di #Impresaeccezionale, Storie di imprese di successo al femminile (www.impresaeccezionale.it).
Il convegno è stato ideato e organizzato da Marica Corvi, imprenditrice di Spoleto e managing partner di Studio Corvi Credit & Solutions srl (www.studiocorvi.net).
L’obiettivo di #ImpresaEccezionale è quello di raccontare le donne imprenditrici e porre in relazione le imprese amministrate da donne, creare rete tra loro ovvero uno scambio reciproco di esperienze di settori diversi. Nei prossimi mesi #Impresaeccezionale darà vita sul territorio nazionale ad una serie di iniziative, dibattiti, seminari formativi, pubblicazioni, eventi culturali, al fine di sostenere l’eccellenza delle aziende dirette da donne.
Marica Corvi, nel suo intervento di apertura, ha auspicato che, a breve, “le donne possano ricoprire ruoli apicali nel governo delle cose”; ha riportato il seguente dato: nel settore Imprese Recupero Crediti, 17 imprese su 198 iscritte ad Unirec (Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito) trovano una quota superiore al 40% di proprietà femminile. Siamo sotto al 10%. “Si tratta, ha sottolineato Marica Corvi, di un settore prettamente maschile, perché nato come lavoro maschile. L’ esattore. È tempo di equiparare le quote di presenza e portarle al 50 e 50”.
Per la giovane imprenditrice di Spoleto le imprese italiane hanno necessità delle donne. “Nella maggior parte delle donne che fanno impresa vi è la capacità di elaborare le sconfitte in tempi rapidi. Ciò accade poiché le donne sono, anzi siamo, nella condizione di guardare oltre e adottare la soluzione più efficace e indolore”. Marica Corvi ha poi accennato alla esigenza di costituire “un’alleanza tra generi per sconfiggere il divario di genere”.
Al convegno hanno preso parte, in qualità di relatrici e relatori, donne e uomini in rappresentanza del mondo delle imprese, delle istituzioni, della comunicazione e dell’arte: Sabrina Florio (Presidente di Anima per il Sociale nei valori di Impresa), Angelo Deiana (Presidente Confassociazioni), Orietta Pedotti (Manager C.R.Service Credit Recovery Service srl), Andrea Falleni (Amministratore Delegato Capgemini), Olfa Ben Hajel (General manager Delta Center Tunisi), Matteo Maserati (Business& Corporate Training), Cinzia Leone (attrice), Alfredo Baban (Presidente Venetwork) e Lucia Fracassi (Global C-level Beauty Expert).
Gli interventi, gestiti con maestria da Leonardo Iacovelli di Iacovelli and Partners sprl (lobbyng e public affairs, www.inplobbying.com), che si sono succeduti nel corso del convegno hanno suscitato molta attenzione ed empatia tra le persone presenti. Le relatrici e i relatori hanno saputo comunicare, in modo non convenzionale, le proprie idee ed esperienze (personali, professionali) attinenti al tema (imprese al femminile) al centro del convegno.
In tutti gli interventi è emersa l’esigenza di promuovere un cambiamento culturale: rompere gli schemi e credere nelle imprese dirette da donne. Impegnarsi in prima persona, come ha dichiarato Sabrina Florio: “Ognuno di noi può fare la differenza con il duro lavoro”, e contribuire alla creazione di un contesto culturale in cui le donne possano credere di più nelle loro aziende. Inoltre si è accennato alla disparità di genere, al welfare aziendale, agli stipendi delle donne che sono inferiori agli uomini. Al recente (Gennaio 2019) Forum Economico Mondiale che si tiene, da molti anni, a Davos (in Svizzera) è stato segnalato che le donne guadagnano in media il 23% in meno in rapporto ai compensi percepiti dagli uomini. Sono emerse anche delle considerazioni in prospettiva, provocatorie, nel significato buono del termine: più donne in economia, più donne economiste. Le donne economiste sono meno influenzabili dal pensiero dominante.
Olfa Ben Hajel (general manager Delta center Tunisi) ha ricostruito una parte di storia del suo Paese, la Tunisia. Le riforme sociali attuate in Tunisia poco dopo la indipendenza (1956) del Paese nord-africano: il processo di alfabetizzazione e di emancipazione femminile. Il divieto della poligamia e il ripudio della moglie da parte del marito, la possibilità di richiedere il divorzio da parte della moglie. Olfa Ben Hajel ha fornito dati interessanti relativi alla presenza femminile nel mondo del lavoro (mansioni, retribuzioni) e della formazione (scuole superiori, università) nella Tunisia di oggi.
Angelo Deiana (Presidente Confassociazioni) ha affermato che “la valorizzazione delle donne nel contesto imprenditoriale è un punto strategico per il Paese. Dibatterne è importante”. “I dati dimostrano -ha proseguito il presidente di Confassociazioni- che quando i tassi di occupazione femminile si alzano, tutti gli indicatori registrano che nel Paese vi è una crescita del Pil”.
L’attrice Cinzia Leone -con coraggio contenitivo, così lo ha definito Leonardo Iacovelli – ha offerto il suo punto di vista riguardo alle donne e alle imprese.
L’attrice romana ha parlato al cuore delle persone. Con poche parole ha definito, con semplicità e sensibilità, la questione arcaica del binomio uomo-donna, la disparità, e la violenza di genere (violenza non solamente fisica). Cinzia Leone per il suo intervento ha preso come punto di riferimento la storia – di cui è venuta a conoscenza tramite una trasmissione televisiva – di una donna che ha rinunciato ad avviare un’ attività commerciale, a seguire la sua vocazione, per non dare un dispiacere al proprio compagno, per non mettersi contro una consuetudine, e l’ ambiente in cui si vive. Una donna che non ha avuto gli “strumenti culturali” per non cedere al ricatto e alle molestie del compagno. L’attrice ha evidenziato che “l’ignoranza non contribuisce mai”. Cinzia Leone ha alternato momenti di riflessione e ilarità ad una sorta di confessione, di ritratto intimista, che ha commosso tutte le persone presenti al convegno. Cinzia Leone ha ricordato il grave problema di salute che, anni fa, ha modificato la sua vita quotidiana. Una bellissima presenza, un saggio su come stare al mondo. Meritato il lungo applauso (e tutti in piedi) che le ha riservato la platea.
In questa occasione pensiamo sia giusto rendere omaggio ad una donna, che riguardo alla questione donne-lavoro- carriera, ebbe a dire:
“Per una donna fare carriera è più difficile ma è più divertente”
TG5, intervista Marica Corvi https://www.youtube.com/watch?v=uCw_JB_-hMo
Marica Corvi, https://youtu.be/b5IJYEWZHOU
Angelo Deiana, https://youtu.be/SwambacaGps
Cinzia Leone, https://youtu.be/X75z5mv2NYo
Andrea Falleni, https://youtu.be/LVzgHmCJGVE
Sargis Ghazaryan, https://youtu.be/ADye0REV8Cg
Antonio Persici, https://youtu.be/x29Lzro8cpQ