Sleale a chi?”

Il prossimo 24 Maggio si svolgerà, nella capitale d’ Italia, l’Annual della Unione Imprese a tutela del credito (Unirec).

Nel corso del meeting avrà luogo la prima edizione del Premio “Buone Prassi Nazzareno D’Atanasio”. Un premio, negli intenti dei promotori, che si rivolge al consolidamento delle buone pratiche nel settore della tutela del credito, tramite la divulgazione di progetti e attività inerenti al Codice di Condotta.

Il premio rende omaggio alla nobile figura di Nazzareno D’Atanasio, valido imprenditore umbro che scomparve prematuramente nel 2015.

Nazzareno D’Atanasio ci manca molto, manca a tutti coloro che hanno avuto il grande onore, nonché fortuna, di lavorare insieme a lui. Ci manca. Tutti i giorni.

Ci mancano i suoi insegnamenti quotidiani. Questo premio rappresenta in modo inequivocabile la diffusa stima che questo imprenditore spoletino ha saputo raccogliere.

“Buone Prassi Nazzareno D’Atanasio”. Le buone prassi risiedono non sono nella precisa e puntale condotta rispetto al lavoro che svolgiamo tutti i giorni, sarebbe riduttivo.

Il grande insegnamento che Nazzareno lasciò in eredità è soprattutto quello di non essere gelosi del proprio lavoro, delle proprie conoscenze e competenze. Nulla hai da temere se il tuo faro ed una guida è l’onestà intellettuale.

La buona prassi è anche non avere comportamenti sleali nei confronti dei colleghi. Dal dizionario Treccani ne leggo la definizione: “Non leale: un uomoun avversario s.ha un animo sleale. Esprime il carattere e il comportamento di persona che manca di schiettezza e di senso dell’onore e dell’onestà; può anche esprimere non una tendenza abituale ma una manifestazione occasionale”. E sempre il Treccani spiega il significato della parola onore: “In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il merito di una persona, non considerato in sé ma in quanto conferisce alla persona stessa il diritto alla stima e al rispetto altrui”

“Sleale a chi?”

Ogni qual volta una società di recupero crediti metta in atto comportamenti poco chiari e diretti al naufragio di un collega: SEI SLEALE E NON ATTUI LE BUONE PRASSI

Ogni qual volta una società colga l’occasione per esprimere un giudizio negativo sull’operato di un collega al solo fine di accreditarsi: SEI SLEALE E NON ATTUI LE BUONE PRASSI

Ogni qual volta una società di recupero crediti, in fase di collaborazione, affidi posizioni diverse da quelle pattuite al solo scopo di avvantaggiarsi economicamente: SEI SLEALE E NON ATTUI LE BUONE PRASSI

Ogni qual volta commetti abusi di potere e/o posizione nei confronti dei servicers che altro non possono fare che sottostare alla tua “psicologia del terrore”: SEI SLEALE E NON ATTUI LE BUONE PRASSI

È doveroso, in qualità di Managing Partners dello Studio Corvi Credit & Solutions Srl, ricordare a tutti i colleghi che parteciperanno alla prima edizione di questo nobilissimo Premio, che la “buona prassi” risiede anche nella corretta politica della concorrenza.

Al seguente link vi sono le informazioni necessarie per partecipare alla prima edizione del Premio “Buone Prassi Nazzareno D’Atanasio”.

http://www.forum-unirec-consumatori.it/post1342/premio-buone-prassi.html

Marica Corvi