Mercoledì 23 Maggio 2018 a Roma, presso la sede centrale di Confindustria, si terrà l’Assemblea ordinaria della Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito (UNIREC). Nel corso dell’Assemblea si rinnoveranno gli organi associativi: Presidente, Consigliere e Proboviro.
Ai primi di Aprile, un mese dopo le elezioni politiche ed in una situazione di stallo nella formazione del Governo, Maurizio Molinari, direttore del quotidiano “La Stampa”, in un articolo di fondo reclamava l’opportunità di avere in Italia una donna alla guida del Paese. O meglio, alla guida del Governo. Per tre ragioni, in estrema sintesi.
Il fattore entusiasmo. Donne competenti e capaci. Dalla amministrazione pubblica alle professioni liberali. Una donna Primo Ministro assegnerebbe all’Italia un ruolo di primo piano nello scenario internazionale per combattere abusi e violenze di genere.
Fatte le dovute distinzioni, riguardo alle persone e alle istituzioni indicate, sarebbe un segnale innovativo e di entusiasmo nel caso in cui venisse eletta una donna alla presidenza della Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito. E già, poiché alle elezioni di mercoledì prossimo vi sarà una candidata al vertice di UNIREC. Francesca Carafa, Gextra SRL, è da sempre impegnata nella attività di recupero crediti. Non ha avuto cariche all’interno di associazioni di settore, ma questo non la spaventa. Anzi, si sente libera da eritage. In autonomia e nel rispetto delle regole intende rilanciare tutto il settore della tutela del credito. Grandi e piccole realtà. La candidata alla presidenza ha in animo di lavorare, con una buona dose di pragmatismo, al fine di determinare un aumento sulle provvigioni e creare margini responsabili. Tutto ciò con una politica di interlocuzione diretta con le istituzioni, le categorie di settore e tutte le realtà che ruotano attorno al settore recupero crediti.
Perché non attuare un cambio di passo in questo ambito? Perché non attuare, e non semplicemente evocare un sweetener, la parità di genere? Consentire ad una donna di agire, mettersi in discussione, affrontare una sfida, proporre, sbagliare senza il continuo richiamo al modello maschile?
Perché non provare?
“L’opportunità di avere una donna premier ha un valore strategico”
“Una pioggia di ricadute positive”
Di seguito il link per ascoltare interamente l’editoriale di Maurizio Molinari, “La Stampa”.
Marica Corvi