“Il mercato del credito e il suo sviluppo futuro” è l’indagine svolta da Unirec, l’Unione nazionale che riunisce oltre l’80% delle imprese del mercato del recupero crediti, insieme all’Istituto Piepoli.
Dalla ricerca si evince che per il 2020 è attesa, in media, una diminuzione del volume di affari del 18 %, mentre gli utili, sempre secondo le attese, dovrebbero calare del 35%, anche se ci si aspetta un aumento dei crediti affidati del 55%.
Dall’indagine emerge un settore più maturo con aziende maggiormente specializzate e focalizzate sugli investimenti, capaci di offrire sevizi di consulenza di alto livello alle committenti e di porre al centro la relazione con il debitore cliente.
«Le nostre associate – dice il Presidente di Unirec Francesco Vovk – hanno reagito subito alla pandemia attivandosi con il lavoro da remoto. Recuperare le somme affidate è meno difficoltoso per debiti non ancora deteriorati, mentre è più problematico per ritardi di pagamento più significativi, come nel caso degli Npl».
Il 69% delle imprese del panel si è specializzata in tipi particolari di crediti. In testa (34%) ci sono quelli finanziari, seguiti da quelli commerciali (12%) e dalla riscossione di bollette non pagate di luce e gas (10%). Sempre dalla ricerca si evince che il 58% delle aziende di gestione del credito offre servizi aggiuntivi oltre a quello del recupero e in particolare servizi di assistenza legale (39% delle intervistate), indagini economiche e finanziarie (25%), prevenzione insolvenza (14%).
Per rimanere competitive le società del settore stanno puntando, già da quest’anno, sugli investimenti in innovazione di prodotto e di servizio, il cui aumento è stimato intorno al 35%. “Siamo un’industria ad alta intensità di lavoro che sta investendo sempre di più anche nel digitale per migliorare la qualità del servizio. Oggi sarà necessario rivedere in modo migliorativo il customer journey per preservare al meglio il rapporto tra committenza e debitore.
Nel particolare contesto post Covid è necessario adattare le nostre mappe mentali a nuovi modelli di lavoro e architetture digitali. Il settore della gestione del credito è maturo e innovativo in Italia, nel nostro ruolo di ordinatore di mercato stiamo studiando nuovi modelli e soluzioni capaci di rivedere i rapporti per rendere il sistema sempre più efficace e resiliente”, ha spiegato il Presidente di Unirec, Francesco Vovk.
La ricerca ha coinvolto gli associati Unirec e le aziende committenti ed è stata svolta in due momenti: il primo tra gennaio e marzo 2020 e il secondo tra giugno e luglio 2020. Il 41% degli intervistati aveva sede nel Nord Ovest, il 14% nel Nord Est e il 26% nel Centro Italia.
Studio Corvi